All’inizio dello scorso mese ho intervistato Argentina Gargiulo, nostra allieva in MIXOLOGY Academy, che dopo aver scoperto per caso la sua passione e il suo talento per il lavoro di bartender durante un’esperienza lavorativa in Germania, ha deciso di affidarsi a noi per completare la sua formazione.

In questo modo ha implementato le sue competenze, così da poter ambire a posizioni di prestigio e infine trasferirsi in California.

La storia di Argentina è davvero un grande esempio di forza di volontà, mixata a talento e, visto che è di origini napoletane, anche una bella dose di “cazzimma”, come si dice da quelle parti.

Sono molti i ragazzi che si lasciano scoraggiare dagli eventi esterni e che si adattano semplicemente alla vita, senza nemmeno tentare di averne il controllo.

Argentina, invece, non si è persa d’animo e durante uno dei momenti che ha segnato in qualche modo la vita di tutti noi, il periodo della pandemia, lei si è data un’altra possibilità e ha scoperto il suo amore per la vita da bartender.

Ma lasciami raccontare come sono andate le cose per Argentina dall’inizio.

La libertà della danza, bloccata all’improvviso dietro a uno schermo.

La storia di Argentina ci riporta dritti al Marzo 2020, quindi all’inizio della pandemia che ha colpito improvvisamente il mondo intero.

Una vita trascorsa a passo di danza, sia da ballerina che da insegnante.

Il settore dello spettacolo, come sappiamo, è stato uno dei più colpiti: teatri, arene, cinema, ecc. completamente chiusi per molto tempo.

Come molte professionisti, anche Argentina ha tentato di adattarsi iniziando a tenere le sue lezioni di danza online.

Seguiva le sue allieve attraverso uno schermo e questo, a lungo andare, l’ha fatta sentire sempre più distante dalle emozioni che aveva sempre ricevuto e trasmesso tramite la danza.

Questo, non la faceva stare bene.

Dopo aver interrotto le lezioni online, si è presa una pausa di qualche mese, fino a quando insieme al suo ragazzo non ha deciso di partire: destinazione Monaco.

Era il 2021 quando sono partiti, senza sapere né dove avrebbero lavorato né dove avrebbero vissuto, ma era felice così.

“Audentes fortuna iuvat”

La fortuna aiuta gli audaci, recita una famosa locuzione latina, e infatti Argentina trova un lavoro dopo appena una settimana.

Ha deciso di accompagnare il suo ragazzo a fare un colloquio per il ruolo di pizzaiolo, quando il manager del locale la nota e chiede anche a lei se fosse alla ricerca di lavoro, dicendole di avere una posizione aperta e libera per la zona bar.

Argentina non era mai stata dietro al bancone di un bar, ma questo non l’ha certamente fermata o demoralizzata, anzi, ha deciso di accettare e tuffarsi in questa nuova avventura con tutto l’entusiasmo che la contraddistingue.

Dopo un breve periodo di training insieme al bar manager del locale, che oltre ad averle insegnato le basi del lavoro da bartender, le ha trasmesso tutta la passione per questo mestiere.

“Una volta l’ho osservato mentre preparava un cocktail particolare, con alcuni strumenti che non avevo ancora mai visto. Sono rimasta così affascinata dal suo modo di preparare il drink con movimenti fluidi, eleganti e sicuri, che proprio in quel momento ho realizzato che quello sarebbe stato ciò che volevo fare nella mia vita”

Queste le parole di Argentina mentre ricorda come se fosse ieri il momento esatto in cui si è innamorata del lavoro di bartender.

Il ritorno in Italia e l’inizio di una vera formazione professionale come bartender

Argentina rientra in Italia dopo 7 mesi trascorsi in Germania, portando con sé questa nuova esperienza e soprattutto questa nuova passione, che la spinge a cercare una formazione professionale completa e adatta a lei.

Dopo alcune ricerche, decide che MIXOLOGY Academy è proprio quello che fa per lei.

“Mi si è aperto un mondo completamente nuovo, mi hanno insegnato davvero tutto, nonostante avessi optato intanto per un corso base”

Da qui, forte della sua esperienza a Monaco e delle nuove competenze acquisite in MIXOLOGY Academy, nasce in Argentina l’esigenza di partire nuovamente, questa volta puntando più in alto.

Il sogno americano: si parte per la California

Durante il suo rientro in Italia, Argentina ha avuto modo di rivedere una delle sue cugine che vive proprio in California, la quale le ha raccontato di avere un caro amico imprenditore che possiede ben 5 diversi locali nella zona di Los Angeles.

Argentina non ha certo perso tempo, si è messa in moto per trovare il modo di potersi trasferire in California e iniziare la sua carriera da bartender proprio lì.

La prima cosa di cui ci parla Argentina della sua esperienza californiana è la clientela.

La differenza tra i clienti tedeschi o italiani e quelli americani è davvero incredibile.

Infatti, ci racconta, che molto spesso il cliente americano ricerca un rapporto di fiducia, confidenza e amicizia con chi sta dall’altro lato del bancone.

“Il cliente arriva, si siede al bancone, ordina da bere e vuole parlare con te” dice Argentina.

Ricorda proprio la scena di un film, vero?

Ci parla anche di quanto rispetto venga mostrato nei confronti di chi fa il suo lavoro, di quanta fiducia ha visto nei clienti verso il suo ruolo, verso ciò che fa e verso le sue competenze.

A differenza del cliente italiano medio, che diciamocelo, è sempre diffidente e vive con il pensiero che chiunque voglia in qualche modo fregarlo.

Trovi quello a cui non piace il tuo cocktail, o quello che si lamenta perché metti troppo ghiaccio e quindi palesemente vuoi dargli meno da bere o ancora chi critica il modo in cui viene fatto un cocktail, mostrandosi come l’esperto di turno.

Chi è del mestiere sa bene quanto questa cosa non sia vera e anche perché.

Un bartender guadagna soprattutto con le mance

A differenza dell’Italia, in America lasciare la mancia è un’abitudine di uso comune, tanto che anche i Pos ti danno, in fase di pagamento, la possibilità di selezionare quale percentuale vuoi lasciare.

E' grazie a questo che - ci dice infatti Argentina - il guadagno maggiore all’interno del locale in cui lavorava era proprio sulle mance.

Infatti, oltre alla mancia classica, il cliente è libero di lasciarti delle mance extra personali.

In pratica è come se tu lavorassi da libero professionista, quindi più vendi, più guadagni.

“Sono arrivata a guadagnare anche 900 dollari in una sera con le mance classiche, nelle serate piene del locale dove lo scontrino medio totale di chiusura - per quanto riguardava me - era circa di 5.000 dollari”

Beh, niente male eh?

Il visto di lavoro: l’unico vero ostacolo.

Naturalmente decidere di vivere e lavorare in America non è così semplice come farlo in qualunque paese europeo.

Insomma, non puoi semplicemente fare i bagagli e partire.

Se l’azienda per cui lavori non ti fa da sponsor, ti è concessa la possibilità di lavorare in America solo per qualche mese, dopo di che sei costretta a rientrare nel tuo paese di origine.

Un ostacolo con cui ha dovuto avere a che fare anche Argentina, che infatti in questo momento è rientrata in Italia.

Questo naturalmente non l’ha scoraggiata.

In questo momento Argentina infatti, oltre a fare ricerca e capire come rientrare in California, ha deciso di continuare la sua formazione.

E’ infatti nuovamente in contatto con noi di MIXOLOGY Academy, per studiare e continuare ad ingrandire il suo bagaglio di competenze.

Voglio concludere con una parte importante dell’intervista che ho fatto con Argentina:

“Il lavoro di bartender mi ha completamente rivoluzionato la vita. Nonostante io abbia lavorato a pieno regime per diverso tempo senza potermi permettere di fare un periodo di ferie per almeno un anno e mezzo.

Adesso sono in Italia, ma la voglia di fare questo lavoro non mi ha abbandonata.

E se non riuscirò a tornare in America, sono pronta per una nuova avventura: l’Australia. 

Lavorare come bartender mi piace anche per questo, mi permette di scegliere dove vivere, di viaggiare e cambiare città o paese ogni volta che voglio.

E’ una libertà che non molti lavori ti concedono.”

Ti lascio il video completo dell’intervista di Argentina qui sotto, così potrai farti contagiare anche tu dal suo entusiasmo.

Crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre.

Ilias Contreas

Cofondatore di MIXOLOGY Academy